COVID-19: sostegno alle imprese

Molti gli interventi urgenti del Governo per dare sostegno alle imprese a seguito dell’emergenza “Covid-19”. Da ultimo, il decreto Cura Italia del 17 marzo 2020 ha previsto strumenti che aiutino a superare la fase, auspicabilmente transitoria, legata allo stallo economico produttivo che va di pari passo con la Pandemia.

Di seguito, alcune di queste misure.

Aiuti fiscali

Sospensioni tributarie, fiscali e previdenziali

Adempimenti tributari

Per tutti i contribuenti il Decreto rinvia al 30 giugno 2020 il termine per provvedere agli adempimenti tributari per il periodo dall’8 marzo al 31 maggio (rientra nella sospensione ad esempio la dichiarazione IVA, prevista per il 30 aprile).

Versamenti fiscali e contributivi

E’ previsto il rinvio di tali versamenti per le imprese con ricavi o compensi non superiori a 2 milioni di Euro: queste possono sospendere i pagamenti in scadenza tra l’8 marzo ed il 31 marzo (il provvedimento riguarda ad esempio le ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assimilato, l’IVA, i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e i premi INAIL per l’assicurazione obbligatoria).

Disposizioni di maggior favore sono previste per i soggetti “maggiormente esposti”, cioè le imprese operanti nel settore turistico-alberghiero, sport, spettacolo, ristorazione, intrattenimento e trasporti: queste possono sospendere i versamenti contributivi e fiscali per un periodo più ampio, dal 2 marzo fino al 30 aprile 2020.

Per tutte tali categorie detti versamenti dovranno essere eseguiti entro il 31 maggio 2020, anche in forma rateale (massimo 5 rate).

Differimento dei termini di approvazione del bilancio

Il decreto prevede anche la possibilità per l’impresa di rinviare i termini di approvazione del bilancio d’esercizio: in deroga a quanto attualmente previsto, l’assemblea ordinaria andrà convocata entro centottanta giorni dalla chiusura dell’esercizio, ovvero entro il prossimo 28 giugno (che, peraltro, cade di domenica).

Conservazione e sostegno al rapporto con i lavoratori

Ulteriore sostegno alle imprese è offerto con l’ampliamento della possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali. In particolare, è prevista la più facile accessibilità alla Cassa Integrazione Ordinaria per i datori di lavoro che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID-19, nonché la cassa integrazione in deroga in favore delle imprese per cui non trovino applicazione le tutele previste dalla CIG ordinaria, quindi anche per quelle con un solo dipendente.

Liquidità

Garanzie pubbliche

La parte relativa all’estensione delle garanzie pubbliche alle imprese è tra le più consistenti del Decreto. Tra i provvedimenti adottati si segnala l’ampliamento della garanzia dello Stato (fornita attraverso il Fondo per le PMI) in favore dei prestiti alle imprese. Solo una maggiore liquidità può infatti consentire alle Piccole e medie imprese, la permanenza nel proprio mercato di riferimento, nell’attesa della risoluzione dell’attuale situazione.

In particolare, il Decreto ha previsto che la garanzia, prestata per la durata di 9 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, viene erogata “a costo zero” e ha disposto il raddoppio dell’importo massimo garantito per singola impresa, che è passato da 2,5 a 5 milioni di Euro.

Crediti d’imposta

Sono stati previsti crediti d’imposta in favore delle imprese, in relazione alle spese sostenute a causa dell’emergenza epidemiologica, ad esempio legate a:

- sanificazione degli ambienti e strumenti di lavoro (nella misura massima del 50% dell’esborso)

- locazione di immobili (cat. C/1, negozi e botteghe) con riferimento al canone del mese di marzo 2020 (nella misura massima del 60% dell’esborso)

Altre misure straordinarie

Il Decreto Cura Italia ha disposto gli stanziamenti più vari a sostegno di diversi settori. Tra questi si segnalano fondi disposti:

  • per il rilancio del Made in Italy all’estero attraverso una campagna straordinaria di comunicazione e promozione;
  • per la continuità aziendale delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura
  • per il sostegno ai settori dello spettacolo, cinema e audiovisivo
  • per le imprese che producono dispositivi di protezione individuale
  • per le imprese fornitrici di reti e servizi di comunicazioni elettroniche

aggiornato al 29.03.2020

Referente
Flavia Barbato
PDF file
Download PDF