Consulenza legale internazionale

State cercando uno studio legale internazionale? Gli avvocati di DIKE Schindhelm, con i loro colleghi nelle altre sedi dell'Alleanza Schindhelm, sono a vostra disposizione per offrirvi una consulenza competente basata sulla rispettiva esperienza in loco. Di seguito potrà raccogliere informazioni in anticipo su un'ampia gamma di argomenti inerenti il diritto commerciale internazionale. 

 

Trasferimento di azienda e rapporti di lavoro


Indice

 


Che cos'è un trasferimento d'azienda?

Il trasferimento d’azienda si verifica quando un'azienda o parte di essa viene trasferita a un nuovo proprietario attraverso una transazione legale (per esempio vendita, affitto, leasing).

Il prerequisito per questo è che il nuovo proprietario continui un'unità economica esistente mantenendo la sua identità. A sua volta, una "unità economica" è intesa come qualsiasi insieme di persone e proprietà sufficientemente strutturato e indipendente per svolgere un'attività economica con uno scopo proprio.

Tuttavia, sapere se un trasferimento di un'impresa o di una parte di un'impresa ha avuto luogo o no non sempre è questione semplice o univoca, come suggerisce la definizione piuttosto aperta. Pertanto, quest’analisi richiede sempre una considerazione caso per caso e l’analisi di molteplici fattori. Ad esempio, devono essere presi in considerazione il tipo di attività e i mezzi di produzione, il valore dei beni immateriali, il trasferimento di personale e clienti, un confronto tra i beni e servizi offerti prima e dopo il trasferimento o la durata di qualsiasi interruzione di attività. La qualificazione di una transizione come “trasferimento d’azienda” dipende anche dal fatto che l'impresa sia un'impresa di produzione o di servizi.

In quali casi si è in presenza di un trasferimento parziale d'azienda?

È configurabile l’ipotesi di un trasferimento parziale d’azienda se esiste un'unità economica e organizzativa indipendente all'interno di un'azienda, destinata alla realizzazione di uno scopo parziale. Nel valutare l'esistenza di una tale unità economica indipendente si tiene conto, tra l'altro, dell’esistenza di un'organizzazione del lavoro indipendente, se ha dipendenti propri, eventualmente anche particolarmente qualificati, e se dispone di mezzi produttivi propri. 

In che modo si differenzia un trasferimento (parziale) d'azienda da un semplice trasferimento di funzioni?

Un trasferimento (parziale) di un'impresa va tenuto distinto da un mero trasferimento di funzioni o incarichi. In questo secondo caso, infatti, solo una certa attività, per esempio la fornitura di un servizio, viene assunta da un altro soggetto. Tale trasferimento, in assenza di altri elementi, non configura un trasferimento d’azienda.

Un Asset Deal è sempre anche un trasferimento d'azienda? 

Nell'ambito delle acquisizioni aziendali si distingue tra un asset deal e uno share deal. Nel caso di uno share deal, viene trasferita la proprietà di una società: l'acquirente acquisisce i diritti di partecipazione nella società venduta e la società venditrice continua ad esistere senza variazioni. Questo non costituisce un trasferimento d’azienda.

Nel caso di un asset deal è necessario fare una distinzione: qualora, nell’ambito dell’asset deal vengano trasferite tutte le attività e le passività dell'azienda, si è in presenza di un trasferimento d’azienda. Qualora, invece, vengano trasferiti solo singoli beni, il fattore discriminante, secondo i criteri di cui sopra, è se ci sono altre circostanze significative che potrebbero integrare un trasferimento di impresa. Così, si pone di nuovo il problema di determinare se i beni venduti rappresentano un'unità economica indipendente. 

Quali sono le conseguenze di un trasferimento d'azienda secondo il diritto del lavoro? 

Laddove, in base ai criteri sopra indicati, si è in presenza di un trasferimento (parziale) d’azienda, tutti i rapporti di lavoro facenti capo all'azienda o a una parte di essa, compresi tutti i diritti e gli obblighi connessi, sono trasferiti all'acquirente per effetto di legge, dovendosi rispettare le norme specifiche del diritto del lavoro poste a tutela dei dipendenti: il trasferimento avviene cioè in modo automatico, senza discrezionalità delle parti coinvolte

Il venditore deve prima informare debitamente i dipendenti interessati dal trasferimento d'azienda per mezzo di una lettera informativa o di notifica, cioè in forma scritta. Il contenuto essenziale di tale lettera è obbligatorio e include, tra le altre cose, il momento (previsto) del trasferimento, il motivo del trasferimento, le sue conseguenze legali, economiche e sociali e le misure previste per quanto riguarda la forza lavoro, ad esempio i cambiamenti nel processo produttivo o le misure di formazione professionale.

Come avviene l'allocazione dei dipendenti ad un ramo dell'azienda?

In alcuni casi può essere difficile anche solo determinare se un particolare dipendente appartiene effettivamente alla parte dell'azienda da trasferire. Queste difficoltà possono sorgere, per esempio, se il dipendente svolge compiti amministrativi di livello superiore. Pertanto, è necessario applicare criteri oggettivi per operare la classificazione. Va notato che il cessionario non ha diritto di scelta. L'acquirente non può scegliere - in conformità con l’automatismo della transizione spiegato sopra - se un dipendente viene rilevato o meno. 

Il dipendente può opporsi al trasferimento del suo rapporto di lavoro?

I dipendenti interessati dal trasferimento d’azienda hanno il diritto di opporsi al trasferimento dei loro rapporti di lavoro. In tal caso, il relativo rapporto di lavoro rimane con il precedente datore di lavoro, escluso quindi il trasferimento.

Questa obiezione deve essere fatta per iscritto, e sottoscritta personalmente, entro un mese dalla comunicazione di notifica al lavoratore del previsto trasferimento d’azienda e può essere dichiarata sia al precedente datore di lavoro che all'acquirente. Detto termine non inizia a decorrere se il datore di lavoro non ha informato correttamente il dipendente in conformità con i principi di cui sopra relativi alla lettera informativa. Il dipendente non è tenuto a motivare la propria opposizione al trasferimento. 

Il nuovo datore di lavoro può intimare il licenziamento? 

Il licenziamento dovuto al trasferimento d’azienda è vietato dalla legge. Si è in presenza di un licenziamento dovuto trasferimento d’azienda qualora il trasferimento d’azienda sia l'unica e fondamentale ragione per il licenziamento. Un licenziamento motivato dal trasferimento di azienda pertanto è sempre invalido.

Tuttavia, quando al mero trasferimento d’azienda si affianca un ulteriore motivo per un licenziamento, questo potrà essere validamente intimato secondo le regole applicabili allo specifico motivo ulteriore. I licenziamenti per altri giustificati motivi oggettivi (diversi dal mero trasferimento d’azienda) rimangono quindi ammissibili.

Al fine di evitare l'elusione del divieto di licenziamento, potranno essere ritenuti invalidi anche gli accordi di risoluzione consensuale del rapporto conclusi con il precedente datore di lavoro se allo stesso tempo viene stipulato – o è almeno previsto – un nuovo rapporto di lavoro con l'acquirente. Pertanto, anche un nuovo eventuale contratto di lavoro non sarebbe valido e resterebbe in vigore il precedente rapporto.

Se un dipendente si è opposto al trasferimento con la conseguenza che il rapporto di lavoro rimane in essere con il precedente datore di lavoro, il precedente datore di lavoro può anche avere il diritto di terminare il rapporto di lavoro per giustificati motivi oggettivi se, a seguito della cessione d’azienda, è venuta meno la possibilità di essere impiegata presso il precedente datore di lavoro.

I contratti collettivi del vecchio datore di lavoro continuano ad essere applicati? 

Quali contratti collettivi continuano ad essere applicati o se si verificherà un cambiamento nei contratti collettivi applicabili dipende dai contratti collettivi ai quali il precedente e il nuovo datore di lavoro sono sottoposti.

Se il nuovo datore di lavoro è soggetto agli stessi CCNL applicabili anche al precedente datore di lavoro, per il dipendente non cambia nulla. Se il nuovo datore di lavoro è invece soggetto a un contratto collettivo diverso, questo contratto si applica anche al dipendente trasferito. 

Consulenza legale in merito al trasferimento d'azienda

I punti di cui sopra offrono solo una piccola visione delle sfide che sorgono in relazione a un trasferimento d'azienda. Specialmente per quanto riguarda le caratteristiche speciali del diritto del lavoro molti aspetti devono essere considerati e chiariti in anticipo e diversi rischi possono essere evitati attraverso una consulenza esperta.

Tra le altre cose, il consenso o la rinuncia dei dipendenti interessati a sollevare una contestazione al trasferimento possono essere ottenuti in anticipo, al fine di prevenire una possibile opposizione e la conseguente compromissione della capacità di lavorare nell'azienda dopo il trasferimento. Bisogna anche prendere in considerazione l'eventuale coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori. 

 

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