Consulenza legale internazionale

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Accordi di riservatezza (NDA): aspetti da considerare

Soprattutto nel settore B2B, ovvero nelle transazioni commerciali tra due o più aziende, nel corso delle trattative commerciali vengono spesso scambiate informazioni, dati e documenti che richiedono la segretezza. Per questo motivo, prima di iniziare le trattative viene spesso stipulato un accordo di riservatezza. Di seguito, analizzeremo brevemente cosa si intende per accordo di riservatezza, qual è lo scopo di tale accordo e quali sono i punti tipicamente regolati in esso.


Indice


Che cos'è un accordo di riservatezza?

Un accordo di riservatezza (noto anche come accordo di non divulgazione, o NDA) è un contratto in cui le parti di un rapporto commerciale si impegnano a non divulgare informazioni e dati riservati a terzi. Nel settore B2B, l'accordo di riservatezza serve in particolare a proteggere i segreti commerciali e d'impresa rilevanti per l'azienda e ha lo scopo di impedire a terzi - come eventuali concorrenti - di entrare in possesso di dati sensibili (dal punto di vista della concorrenza), che potrebbero causare danni ad almeno una delle parti contraenti.

Quali aspetti sono tipicamente disciplinati in un accordo di riservatezza?

A seconda degli interessi delle parti, accordi di riservatezza possono essere strutturati in maniera diversa. Tipicamente, essi contengono i seguenti punti:

  • Le parti contrattuali tenute alla riservatezza;
  • Oggetto dell’accordo (oggetto dell’obbligo di riservatezza);
  • Durata dell’obbligo (reciproco) di riservatezza;
  • Conseguenze in caso di violazione degli obblighi di riservatezza;
  • Clausola del foro competente e di scelta della legge applicabile in caso di controversie nascenti dall’accordo.

Le informazioni che di solito non sono oggetto di un accordo di riservatezza sono quelle già note al pubblico o che devono essere divulgate per legge.

Quali sono le differenze tra penale e risarcimento danni?

Gli accordi di riservatezza spesso prevedono una cosiddetta "penale contrattuale" come conseguenza della violazione dell'obbligo di riservatezza. In questo modo si intende garantire efficacemente l'obbligo di riservatezza (soprattutto alla luce dell’impossibilità di annullare le violazioni). La penale contrattuale è una determinazione forfettaria di quantificazione dei danni fissata anticipatamente, da pagarsi all'altra parte contraente in caso di violazione dell'accordo di riservatezza, senza che la controparte debba provare un danno concreto. L'importo della sanzione è già determinato in anticipo nell'accordo, ma in caso di controversia può essere rivisto dal tribunale perchè ne verifichi l'adeguatezza e può essere all’esito ridotto ("diritto di moderazione giudiziaria"). Anche in assenza di un accordo su una sanzione contrattuale, la parte che ha subito la violazione ha diritto al risarcimento dei danni. In questi casi, il danneggiato dovrà anche provare l'effettivo verificarsi del danno e/o il suo ammontare ("il danneggiato ha l'onere della prova"). Nella prassi si rende spesso difficile assolvere tale onere probatorio.

Quali sono i motivi per stipulare un accordo di riservatezza?

Nel settore B2B, gli accordi di riservatezza servono principalmente a proteggere i segreti commerciali e aziendali rilevanti per l'azienda; in particolare, si intende evitare che i dati sensibili dal punto di vista della concorrenza entrino in possesso dei concorrenti. Tuttavia, gli accordi di riservatezza sono utilizzati anche in altri ambiti, ad esempio per proteggere i segreti commerciali nel contesto di un rapporto di lavoro o di servizio; i dipendenti di un'azienda spesso si impegnano a mantenere il segreto sul know-how interno e sulle informazioni riservate di cui vengono a conoscenza nel corso del loro lavoro in azienda. Anche i fornitori o i consulenti esterni possono essere tenuti a mantenere i segreti commerciali e a proteggere le informazioni sensibili attraverso l'uso di accordi di non riservatezza. 

Consulenza legale in materia di accordi di riservatezza

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